Fondazione Il Gabbiano
«L'inclusione è la tendenza ad estendere a quanti più soggetti possibili il godimento di un diritto o la partecipazione a un sistema o a un'attività.» (Dizionario della lingua italiana, G. Devoto – G.C. Oli)
La Fondazione il Gabbiano nasce dalle difficoltà incontrate e vissute in prima persona dal Presidente fondatore stesso, per affrontare la complessità dei bisogni personali suoi e dei suoi figli DSA e ADHD. Purtroppo l’inesperienza e l’ignoranza in materia hanno fatto scorrere il tempo in balia delle lunghe trafile presentatesi, incontrando molti genitori presi dallo sconforto e impotenti nel non potersi permettere accessi più brevi privati. Così ha genesi l’idea di rendersi utile e aiutare chi ha queste caratteristiche, ciascun alunno dsa, bes o adhd senza distinzione di razza, sesso lingua, religione o ceto sociale ha il diritto di studiare e deve sentirsi “autonomo e pari” agli altri studenti. Purtroppo i canali aperti tramite asl sono intasati dalle troppe affluenze, pertanto le famiglie si ritrovano costrette ad aspettare tempi di attesa non compatibili con le aspettative scolastiche. Lo studente che non può accedere economicamente alle fonti private si troverà quasi certamente ad abbandonare gli studi in modo prematuro. L’obiettivo della fondazione quindi sarà quello di dare il suo supporto e contributo proprio per evitare che ciò possa accadere. Operiamo affinché ogni bambino e ragazzo insieme alla famiglia che si trovi ad affrontare le difficoltà e i disagi legate alla condizione di essere DSA/BES, possano essere adeguatamente aiutati e supportati. La nostra strategia sarà quella di capovolgere il concetto di base: ovvero non saranno i bambini e i ragazzi a doversi muovere per andare dai vari professionisti, ma saranno i professionisti che si troveranno in questo progetto a dare risposte alle necessità dei bambini, dei ragazzi e alle loro famiglie. Con il sostegno dei nostri professionisti, attiveremo una serie di servizi a supporto delle famiglie e qualora potesse essere di interesse anche al personale docente delle scuole.
PREMESSA - Fino a non molto tempo fa quando un “ragazzino” aveva difficoltà a scuola se ne parlava come di un alunno poco brillante, sicuramente destinato a una vita egualmente non brillante. Per fortuna le cose sono cambiate.
Oggi è possibile dare finalmente un nome alle cose: quegli alunni poco brillanti in realtà non sono svogliati, bensì spesso caratterizzati da reali “patologie” che dovranno essere affrontate con il giusto metodo. Parliamo soprattutto di DSA, acronimo che significa “Disturbi Specifici di Apprendimento”, disturbi spesso complessi che interessano alcune abilità specifiche dei bambini e dei ragazzi. Normalmente queste capacità vengono acquisite in età scolare. Alcuni esempi: la capacità di lettura, di scrittura e di calcolo.
Secondo il Miur, sono circa 70mila i ragazzi diagnosticati anche se in totale potrebbero arrivare ad essere almeno 200mila.
Un altro acronimo che è divenuto famigliare ai genitori con figli in età scolare è BES, Bisogni Educativi Speciali. Non vanno confusi con i DSA, che devono essere diagnosticati da figure professionali specializzate (psicologo e logopedista). I Bisogni Educativi Speciali sono invece identificati dai singoli docenti e quindi dal Consiglio di Classe, e non comportano necessariamente una patologia o un disturbo nelle funzioni cognitive. Questi bisogni “speciali”, infatti, possono essere dovuti a una molteplicità di fattori, di natura individuale, famigliare, sociale. Per esempio: un contesto di indigenza economica e/o socio-culturale può comportare che un alunno possa essere classificato come portatore di BES. Per i genitori si tratta comunque di partecipare al meglio alla gestione delle difficoltà scolastiche dei figli, e questo sovente risulta problematico.
In genere, quando si manifestano difficoltà scolastiche in modo continuativo, la scuola richiede al genitore di
supportare il suo intervento con rinforzi da casa. Di fronte alle persistenti difficoltà scolastiche inattese del
figlio, il genitore si trova totalmente impreparato. Egli vive un duplice dramma: da un lato si trova in una
situazione conflittuale e frustrante con il proprio figlio e si interroga sui propri stili di accudimento e sulle
relazioni familiari interne, dall’altro c’è la pressione della scuola che, dopo i primi tempi di attesa, comincia a
mandare segnali preoccupanti (“a casa lo seguite?”).
Generalmente il genitore comincia allora una cauta
indagine sull’esistenza di analoghi problemi presso altri genitori. Cauta, per paura di brutte sorprese (“come
si trova tuo figlio con quella maestra?…non ti pare che vada troppo veloce?.. mi pare che dia troppi compiti..”). Come fa il genitore a capire che non si tratta di rifiuto di apprendere, di mancanza di volontà o di
motivazione, ma che si tratta piuttosto di un problema che nasce da una difficoltà specifica, che sia dovuta a
diagnosticabili Disturbi nell’apprendimento o a qualche situazione contestuale che determina o amplifica le
difficoltà nell’apprendimento? Il problema di apprendimento del proprio figlio si trasforma spesso in un
problema relazionale e sociale che coinvolge tutta la famiglia.
Dopo una prima fase di disorientamento, all’inizio si crede di poter migliorare la situazione con i soliti rimedi per esempio aumentando l’attenzione nei confronti del figlio; ma quando si vede che non ci sono miglioramenti il genitore comprende da solo che le difficoltà del figlio sono dovute a qualche problema indipendente dalla sua volontà e addirittura si tranquillizza quando scopre che esistono specialisti in grado di descrivergli il problema nei termini che egli vive quotidianamente e sa dunque comprendere il suo smarrimento e la sua pena.
Tipo attività: supporto all’istruzione
Piva 01679690535 CF 92095180532
Presidente: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Pedagogista: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Psicoterapeuta: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
09:00-13:00 / 15:00-19:00
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Tel. 0564 1406819- Fax 0564 383153
Cod. Fisc. 92095180532
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